Video Strategy: consigli pratici per creare il tuo piano editoriale

Sempre più video nel 2020

Se ci pensi bene, un video è il contenuto più completo di oggi. In pochi secondi può darti tanto, in termini sia di emozioni che di informazioni. Contiene immagini, parole e piace sempre di più agli utenti del web. In fondo basta un click su play per imparare, piangere o fare una risata all’interno di un singolo video. Con lo smartphone poi è ancora più facile: il web è a portata di mano in qualunque momento. Le grandi aziende lo sanno ovviamente, ecco perché puntano sempre di più a questo tipo di contenuto. Non solo, lo inseriscono nelle loro strategie di comunicazione a lungo termine, facendo diventare il video una consuetudine per intrattenere il loro pubblico (e non più un progetto one-shot per un singolo evento).

Se stai pensando di inserire i video nella tua comunicazione, sappi che questo è il momento giusto. Entro il 2020, infatti, il 90% del traffico su Internet sarà occupato proprio dai video. Prima però ti ci vuole un ottimo piano editoriale. Non vorrai mica partire con il piede sbagliato, vero?

Come si realizza un piano editoriale?

Il piano editoriale è uno strumento di marketing essenziale per qualsiasi tipo di attività. Che tu venda un prodotto o un servizio, non andrai molto lontano senza un’organizzazione coerente di tutti i contenuti da pubblicare sul tuo sito, sul blog o sulle pagine social. Pensa al piano editoriale come alle fondamenta della tua comunicazione: dovrà essere costruito nel migliore dei modi per poter sostenere la strategia digitale che vuoi mettere in pratica.

Quali sono, quindi, le componenti principali di un piano editoriale efficace, che ti aiuti ad aumentare il traffico sui tuoi canali, a coinvolgere e fidelizzare i potenziali clienti? Al suo interno devono essere ben chiari gli obiettivi aziendali, le figure professionali coinvolte, un’analisi dei competitor e le qualità dei prodotti/servizi da promuovere. Non dimenticare anche le caratteristiche del pubblico da raggiungere (sai qual è il tuo target di riferimento?), la scelta dei social da utilizzare e il tono di voce che rappresenta la personalità della tua azienda e ne mette in risalto i valori.

Sembra un lavoro preparatorio lungo e noioso, ma senza un piano editoriale preciso sarà molto più difficile – se non impossibile – passare alle prossime fasi con successo: la creazione dei contenuti e la calendarizzazione, ovvero la scelta dei giorni, degli orari e la frequenza di pubblicazione. Oggi la competizione in rete è quasi folle, perciò per emergere dalla moltitudine di contenuti online dovrai concentrare i tuoi sforzi in una parola: differenziazione. Per differenziarti devi cercare nuove strade, dare spazio alla creatività, cambiare prospettiva e studiare chi ci sta riuscendo (potrebbe essere una buona fonte d’ispirazione, non credi?).

Format e modelli per la tua video strategy

Quando ti metti alla scrivania per creare il piano editoriale della tua video strategy, dovresti porti delle domande: che video vorrei fare e quanti? Forse non lo sai – ed è per questo che stai leggendo l’articolo – ma esistono format e modelli che possono aiutarti a trovare la strada più adatta alle tue esigenze. I format sono schemi con regole precise, nei quali inserire i contenuti veri e propri. Mai sentito parlare di format radiofonico o televisivo? Prendi il canale tv Real Time, ad esempio: è pieno di programmi che si basano su format particolari, con una puntata dopo l’altra dove lo stesso schema si ripete, ma con storie e contenuti ogni volta diversi. Scegliere un format per i tuoi video, quindi, ti sarà molto utile per creare prodotti multimediali che si incastrano alla perfezione in un piano editoriale a lungo termine.

I modelli, invece, possono aiutarti a identificare le tipologie di video più valide per la tua attività, cioè quelle che si adattano meglio alle caratteristiche e ai bisogni del tuo target di riferimento. Esempio pratico: se i tuoi clienti sono alla ricerca di una soluzione per un problema (come fare per…?), il modello migliore per dei video è quello del tutorial. Quante volte hai scritto una domanda su Google e nelle prime posizioni hai trovato dei link di Youtube che potevano darti una risposta mostrandoti passo passo cosa fare? Ecco.

E, a proposito di Google, il motore di ricerca più usato al mondo ha sviluppato il modello delle tre H per dare vita a tre tipologie di video: Hero, Hub e Help. I video Hero dovrebbero essere pochi all’anno, brevi e di grande impatto emotivo. È quel tipo di intrattenimento che stupisce il pubblico con un messaggio forte e resta nella memoria per molto tempo. I video Hub invece sono quelli seriali, basati su un format e che si possono pubblicare con cadenza regolare. In questo modo puoi rimanere vicino ai tuoi utenti con puntate che di settimana in settimana li coinvolgano. Per finire, i video Help sono quelli che spiegano il lavoro della tua azienda. Li puoi mettere sul sito, su Youtube, dove preferisci, e si possono classificare come dei tutorial che non servono a divertire o emozionare ma a spiegare al pubblico chi sei, cosa fai e chi lavora con te. Perfetti, quindi, per fornire informazioni sulle proprie competenze.

Il piano editoriale per la tua video strategy dovrà tenere conto di un’ultima considerazione, probabilmente la più importante di tutte: coniugare il budget che vuoi investire con la qualità, il tempo a disposizione, l’energia e la creatività del tuo team.

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